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lunedì 13 giugno 2011

L'era di Guido Robazza, 1967-1987

Guido Robazza
Guido Robazza (1923-2007) è stato un imprenditore e dirigente sportivo italiano che resse le sorti del sodalizio bianco-celeste moglianese (come Presidente prima e come “Patron” in seguito) per vent'anni, dal 1967 al 1987.
Fu Presidente della Pro Mogliano per dodici anni dal 1967 al 1979. Ne acquisì la proprietà quando egli aveva 44 anni e la società versava in una grave crisi finanziaria che l'aveva portata al commissariamento. Grazie a questo benemerito dirigente sportivo la Pro Mogliano partecipò ininterrottamente al massimo campionato di calcio regionale per quindici anni (con la sola eccezione della stagione 1974-75), passando attraverso incredibili difficoltà come la "cattività scorzetana" (ossia i cinque anni giocati in esilio nello Stadio Comunale di Viale Kennedy a Scorzè , a causa delle esigue dimensioni del terreno di gioco dello Stadio Comunale di Via XXIV Maggio), i successivi due anni giocati come ospiti a pagamento dello Stadio Comunale del rugby di Via Colelli (l'attuale Stadio Maurizio Quaggia) e infine i due anni giocati nello Stadio “dei Prefabbricati” di Via Gagliardi (oggigiorno stadio succursale del rugby).
La riorganizzazione del team biancoceleste operata da Robazza dette immediati risultati sia a livello di settore giovanile che nella prima squadra. Nei suoi primi anni di Presidenza (inizi degli anni '70) la società fu leader e modello in regione ottenendo prestigiosi risultati. Dopo la dolorosa retrocessione dal massimo campionato regionale 1973-74, egli decise di trasferire la sede degli incontri interni della prima squadra della Pro Mogliano in uno stadio che fosse adeguato alla categoria di appartenenza.
La diaspora della squadra cittadina smosse gli animi dei tifosi e nel 1977 il Pro Mogliano Club mise in atto una iniziativa per sensibilizzare la cittadinanza riguardo alla necessità di dotare la città di uno stadio adeguato attraverso una petizione da presentare agli amministratori comunali che riuscì a raccogliere circa 5000 firme. Ma la questione dello stadio rimase di fatto irrisolta e senza sbocchi futuri in vista all'orizzonte.

Guido Robazza trasfuse nella Pro Mogliano la sua qualificante esperienza di manager industriale e la sua grande passione per questa disciplina sportiva, consentendo così al calcio moglianese di vivere delle annate di tonificante entusiasmo e di rilevante prestigio.”

Stagione 1967-68 - 1ª Categoria Veneta - 16ª nel girone B, retrocessa in 2ª Categoria Veneta poi ripescata
Stagione 1968-69 - 1ª Categoria Veneta - 9ª nel girone C
Stagione 1969-70 - 1ª Categoria Veneta - 4ª nel girone B, ammessa al nuovo max campionato regionale di Promozione
Stagione 1970-71 - Promozione Veneta - 2ª nel girone B
Stagione 1971-72 - Promozione Veneta - 3ª nel girone B
Stagione 1972-73 - Promozione Veneta - 3ª nel girone B
Stagione 1973-74 - Promozione Veneta - 15ª nel girone B, retrocessa in 1ª Categoria Veneta
Stagione 1974-75 - 1ª Categoria Veneta - 1ª nel girone E, promossa in Promozione Veneta
Stagione 1975-76 - Promozione Veneta - 9ª nel girone B
Stagione 1976-77 - Promozione Veneta - 9ª nel girone B
Stagione 1977-78 - Promozione Veneta - 2ª nel girone B
Stagione 1978-79 - Promozione Veneta - 9ª nel girone B
Stagione 1979-80 - Promozione Veneta - 9ª nel girone B
Stagione 1980-81 - Promozione Veneta - 13ª nel girone B
Stagione 1981-82 - Promozione Veneta - 6ª nel girone B
Stagione 1982-83 - Promozione Veneta - 16ª nel girone B
Stagione 1983-84 - 1ª Categoria Veneta - 5ª nel girone F
Stagione 1984-85 - 1ª Categoria Veneta - 8ª nel girone F
Stagione 1985-86 - 1ª Categoria Veneta - 6ª nel girone F
Stagione 1986-87 - 1ª Categoria Veneta - 9ª nel girone F

Viste le difficoltà di allestire una squadra importante a Mogliano, dove mancava un impianto adeguato, nel 1979 Robazza rilevò la proprietà della Mestrina divenendone Presidente. Robazza tuttavia non abbandonò il team bianco-celeste al proprio destino e ne conservò la totale proprietà garantendone comunque la continuazione dell'attività. La Presidenza della società moglianese. fu affidata nelle sapienti mani dell'Ing. Giovanni Berengo prima e di Gino Bazzacco poi, anche se di fatto le sue finanze furono concentrate sulla Mestrina che gli guidò con ottimi risultati dal campionato 1979-80 a quello 1986-87 (con la “Pro” che divenne di fatto una società satellite della prima).
Nell'estate del 1980 Robazza modificò il nome della Mestrina in Associazione Calcio Mestre. Sfruttando l 'esperienza maturata nel mondo del calcio a Mogliano, egli dimostrò grande competenza anche durante la sua lunga presidenza alla guida della società arancionera. Con lui al timone il team mestrino militò sempre nei campionati professionistici con rilevanti risultati, raggiungendo nuovamente anche la terza serie del calcio italiano.
Nel gennaio del 1984, Robazza fu uno dei soci fondatori della sezione mestrina (la 212ª al mondo) del Panatholn International Club.
Nell'estate del 1987, all'età di 64 anni, concluse la sua lunga carriera di dirigente sportivo dopo vent'anni di passione profusa nel calcio vendendo entrambe le società calcistiche di cui deteneva la proprietà. Il Mestre fu ceduto a Gianni Pagotto, che a sua volta lo rivendette a Maurizio Zamparini che già aveva acquistato la storica rivale Venezia 1907. Zamparini decise poi la fusione delle due società (ma sarebbe più esatto parlare di incorporamento della prima nella seconda), causando di fatto la scomparsa del team arancionero.In seguito Robazza si dichiarò all'oscuro e contrario a tale operazione. La Pro Mogliano, grazie all' interessamento del Geom. Donà, venne invece ceduta alla famiglia Davanzo.
Va infine ricordato che fu solo grazie al suo mecenatismo (data l'insensibilità di enti pubblici e ditte) che fu possibile dare alle stampe nel 60° anniversario dalla fondazione della società sportiva il volume di Luca Campagnaro, Francesco Danesin, Ugo Fabris, Vito Marton e Giancarlo Zaramella intitolato ”Immagini che fanno storia” più volte citato in questo sito.

Al Presidente Robazza quindi, spetta la più sincera gratitudine di tutti gli sportivi moglianesi.”

I testi in corsivo sono tratti da: Luca Campagnaro, Francesco Danesin, Ugo Fabris, Vito Marton e Giancarlo Zaramella., Immagini che fanno storia: 60° di fondazione dell'A.S. Pro Mogliano, Mogliano, Arcari Editore, 1989”, pag 114

Come dirigente sportivo ottenne lusinghieri risultati, che sono di seguito elencati: